La pubblica amministrazione '' il Ministero della Difesa '' si accinge a migrare al software libero, iniziando dalla suite di scrittura libreOffice, notizia del 15.9 2015. Il progetto di implementazione inizierà ad ottobre 2015, con il primo corso di formazione online e si concluderà entro la fine del 2016, i corsi saranno rilasciati dalla comunità con licenza Creative Commons ( gratuito ). Accordo firmato da Sonia Montegiove, Presidente dell‘associazione LibreItalia Onlus, e Ruggiero Di Biase, Ammiraglio di Divisione e Dirigente Generale Responsabile dei sistemi informativi automatizzati del Ministero della Difesa, per l’adozione del prodotto LibreOffice, quale pacchetto di produttività '' open source '' per ufficio.



La Difesa aderisce al DL n.83 del 22 giugno 2012, che dispone per le P.A. l’obbligo di preferenza per prima il software di tipo open source rispetto a quello proprietario.

Tale iniziativa consentirà alla Difesa di rendersi indipendente dal software proprietario per le applicazioni rivolte alla produttività individuale e di adottare il formato dei documenti aperto '' Documenti Formato ODF ''.

Il progetto segue analoghe esperienze già effettuate dalle pubbliche amministrazioni di altri Paesi Europei: Francia, Olanda, Spagna, Germania e Regno Unito.

In Italia, la Difesa è la prima P.A. a livello centrale che si accinge a passare al software open source per la produttività, già altri enti italiani quali Regione Emilia Romagna, le Province di Perugia, Cremona, Macerata, Bolzano e Trento, Comuni di Bologna, Piacenza e Reggio Emilia, Ospedale di Genova, ASL 5 del Veneto.

Ulteriore informazione al sito ufficiale di libreItalia.it.



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